Solo l’indipendenza del Veneto può interrompere il furto fiscale e di dignità perpetrato dallo stato italiano immorale. Agli italiani lasciamo Battisti, noi ci prendiamo la libertà.
Abbiamo lasciato passare qualche giorno dalla vera notizia di questi giorni, volutamente lasciando spazio anche all’abbuffata mediatica per la cattura del terrorista Cesare Battisti accolto a Ciampino in pompa magna dai ministri italiani quasi fosse una rockstar e non un assassino delinquente.
Infatti, la vera novità di questo inizio 2019 è che il governo di Salvini e Di Maio ha deciso, in soli 8 minuti, di notte, copiando il testo dell’analogo provvedimento preso dal pd, di regalare soldi alle banche, mentre nel contempo aumenta le tasse a cittadini e imprese.
Garanzie pubbliche sulle nuove emissioni obbligazionarie di Carige fino a 3 miliardi di euro e sottoscrizione di azioni della Cassa di risparmio fino a 1 miliardo. Il tutto entro i primi sei mesi dell’anno, quindi eventualmente anche dopo le elezioni europee. Sono questi i due pilastri del decreto approvato in fretta e furia dal Consiglio dei ministri l’8 gennaio scorso.
Poi ovviamente i vari leader / lader politici sono corsi a spiegare che non si tratta di regalo ai banchieri, bensì un aiuto ai “risparmiatori”. E qui non si capisce perché chi compra azioni di una banca, decidendo di fare un investimento a rischio, poi debba essere rimborsato da tutti i cittadini, anche quelli che quel rischio non se lo sono mai voluto assumere. Ma in ogni caso, al di là delle scuse e delle giravolte verbali dei leghisti e dei grillini, resta il fatto:
SALVINI E DI MAIO REGALANO I SOLDI ALLE BANCHE, PROPRIO COME AVEVA FATTO IL PD.
Anche i più ingenui tra gli elettori e i fan del governo del cambiamento avranno ormai capito che in Italia vige il regime del Gattopardo: tutto cambi affinché nulla cambi.
Prima avevamo Renzi e la Boschi, oggi abbiamo Salvini e Di Maio, ma il risultato non cambia: i cittadini pagano e le banche degli amici degli amici prendono.
Il conto più salato ovviamente lo paghiamo noi veneti, grazie al furto fiscale che ogni vede 15-20 miliardi dei 70 che paghiamo in tasse volare via dal nostro territorio, per pagare i buchi incolmabili della groviera italiana con il debito pubblico più insostenibile e vergognoso del mondo occidentale, frutto dell’irresponsabilità politica, del clientelismo, del voto di scambio e ora anche del reddito di parassitanza.
L’unica alternativa allo sfascio italiano la conosciamo bene: si chiama indipendenza del Veneto.
E l’unica possibilità di ottenerla passa per il rafforzamento dell’unico soggetto che ha saputo imporre la questione all’attenzione del mondo intero. Diffidate dalle imitazioni. Diffidate da chi, pur professandosi indipendentista, siede in diverse maggioranze comunali e regionali a fianco della lega nazionalista italiana: da questi soggetti non può che venire ambiguità, come hanno sempre dimostrato nella loro carriera politica che li ha visti all’interno e alleati di tutti i partiti italiani: dalla dc, al psi, all’udc, al pd, per finire ovviamente tutti in pasto alla lega.
L’unico movimento che ha sempre saputo mantenere una posizione chiara, coerente, inequivocabile a favore dell’indipendenza del Veneto, facendo propri i principi di tolleranza e di non violenza, è Plebiscito.eu e il suo braccio politico Veneto Sì. Solo creando un grande movimento indipendentista potremo finalmente affrancarci dal peggiore burosauro d’Europa, lo stato italiano.
Per questo chiediamo a tutti i veneti di fare un piccolo sforzo e di premiare chi sta tracciando l’unica via che porta alla nostra libertà. Il primo modo di farlo è iscriversi a Veneto Sì: bastano 30 secondi e si può fare direttamente online da http://www.venetosi.org/adesione/.
Agli italiani lasciamo il terrorista pluriomicida Battisti, noi veneti ci prendiamo la libertà.
Gianluca Busato
Veneto Sì / Plebiscito.eu