BLACROCK: ITALIA PAESE A GRAVE RISCHIO PER GLI INVESTIMENTI

Il primo fondo di investimento al mondo pone lo stato italiano più a rischio di Nigeria e Ecuador.Al rientro dalle ferie i veneti troveranno ancora più ragioni a supporto della propria indipendenza

Non lascia molto spazio alle interpretazioni la mappa del rischio sovrano a cura di BlackRock Investment Institute, la più grande società di investimento del mondo con 5,1 triliardi di dollari in gestione: l’Italia è un Paese più a rischio di Nigeria e Ecuador.

In tale speciale classifica lo stato italiano si è infatti classificato al 51° su 60 Paesi monitorati.

Anche in termini comparati l’esito è disastroso e fa comprendere quanto sia impossibile risollevare le sorti finanziarie dello stato italiano.

Riportiamo di seguito una grafica di confronto, sempre ricavata dall’indice di BlackRock, con un altro Paese dell’UE, la Germania, classificata all’11° posto su 60, che esprime il differenziale impietoso tra i 2 Paesi.

Attraverso un insieme di oltre 30 misure tra dati finanziari, indagini e report politici, il BlackRock Sovereign Risk Index (BSRI) fornisce agli investitori un quadro per il monitoraggio del rischio di credito sovrano in 60 paesi.

Il BSRI mette a confronto i dati in quattro categorie principali che contano ciascuno per il punteggio e la classifica finale del BSRI: lo spazio fiscale (40%), la disponibilità a pagare (30%), la posizione finanziaria esterna (20%) e la salute del settore finanziario (10%).

L’indice viene aggiornato trimestralmente e costituisce un appuntamento e uno strumento di rilievo assoluto per la comunità finanziaria.

In particolare, l’analisi relativa alla categoria spazio fiscale valuta se le dinamiche fiscali di un determinato paese seguano un percorso sostenibile. Essa stima quanto sia vicino per un Paese il passaggio di un livello di debito che lo farà andare in default (concetto di prossimità alla sofferenza) e quanto sia necessario un adeguamento per raggiungere un adeguato livello del debito / PIL nel futuro (concetto di distanza dalla stabilità).

La posizione finanziaria esterna misurano l’esposizione potenziale di un paese agli squilibri del commercio internazionale e di shock politici fuori controllo.

La salute del settore finanziario considera quanto il settore finanziario di un paese costituisa una minaccia per il suo merito creditizio e stima la probabilità che esso possa essere nazionalizzato.

La disponibilità a pagare valuta se un paese presenta tratti culturali e istituzionali qualitativi che suggeriscono sia la capacità sia la disponibilità a pagare i debiti reali.

In generale emerge pertanto un quadro sconfortante che appare in netto contrasto con la narrativa ottimistica impostata dal governo italiano in questo mese di vacanze agostane.

Al rientro dalle ferie, i veneti troveranno pertanto ancora più ragioni a supporto della propria indipendenza.

Ufficio Studi – Veneto Sì / Plebiscito.eu

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