A chi finiranno in pancia i 19 miliardi di euro di crediti deteriorati scorporati nella Bad Bank? Ai contribuenti, naturalmente. La UE starà a guardare? Crediamo e speriamo di no.
Tutti, ma proprio tutti, benedicono la proposta soluzione per la questione delle Banche Popolari Venete, che prevede l’acquisto da Parte di Intesa San Paolo alla cifra simbolica di 1 euro, dopo che saranno state scorporate i crediti deteriorati e in via di deterioramento a una bad bank che finirà ovviamente in pancia allo stato. Quindi ai cittadini, il classico Pantalone che paga sempre.
Intendiamoci, Intesa San Paolo fa benissimo a tutelare i propri interessi al meglio, a maggior ragione dopo che ha già bruciato capitali enormi in Atlante e nel salvataggio delle 4 banche del centro Italia, quelle del giro di parenti e amici di Boschi e Renzi.
Chi invece va criticato pesantemente è proprio nel governo italiano assieme all’intero sistema dei partiti e delle associazioni di categoria che oggi plaudono a un’operazione che ha una grande vittima sacrificale, ovvero i cittadini.
Al di là dell’evidente ingiustizia di far ricadere gli esiti di malagestio e comportamenti probabilmente criminali su chi non c’entra nulla, ovvero i contribuenti, crediamo però che la questione sia tutt’altro che chiusa.
Ricordiamo infatti che l’intero portafoglio dei crediti deteriorati, che comprende sofferenze lorde e inadempienze probabili vale circa 19 miliardi di euro. Una cifra ben superiore ai 6,4 miliardi di euro di sottopatrimonializzazione indicato dalla BCE. Cui aggiungere anche, tra l’altro, il contenzioso con azionisti ed obbligazionisti subordinati delle due venete, che andranno pure a far parte della Bad Bank.
Siamo proprio sicuri la Direzione Generale della Concorrenza della Commissione Europea, il commissario, guidata dal Commissario Margrethe Vestager lasceranno passare un così evidente aiuto di stato incompatibile coi Trattati e dunque illegittimo?
L’operazione infatti è ben diversa dal caso Santander-Popular, di qualche giorno fa. In quel caso infatti Santander ha dovuto farsi carico anche delle sofferenze e dovrà anche fare aumento di capitale.
Riteniamo probabile che il Governo italiano sia perfettamente consapevole di ciò e riteniamo corretto inoltre che la Commissione intervenga sulla questione.
Siamo purtroppo anche convinti che il governo italiano a quel punto ricorrerà alla Corte di giustizia dell’Unione europea, che non potrà far altro che confermare che si tratta appunto di evidente aiuto di stato illegittimo e contrario ai trattati.
A quel punto dovremo purtroppo anche sorbirci il “populismo” di governo di Renzi & Co. che di fronte all’opinione pubblica italiana credulona grideranno al complotto delle oligarchie europee contro l’Italia, versione moderna degli attacchi contro le demo plutocrazie giudaico massoniche di un secolo fa.
Alla fine quindi bail-in sarà, ma la colpa sarà dei cattivi tedeschi, della Merkel, della BCE etc etc. Bello no?
Gianluca Busato
Plebiscito.eu / Veneto Sì