CATALOGNA, LA SPAGNA RIFIUTA IL DIALOGO E INCARCERA I PRIMI DUE PRIGIONIERI POLITICI INDIPENDENTISTI

Grave decisione dello stato spagnolo, che sfida il popolo catalano, illudendosi di poter imprigionare le idee

In Europa, anno 2017, ritornano di moda i prigionieri politici. Accade in Spagna, dove lo stato spagnolo incarcera i leader di due importanti organizzazioni indipendentiste catalane, per presunta “sedizione” semplicemente per aver organizzato alcune pacifiche manifestazioni popolari in seguito all’arresto di alti funzionari della Generalitat lo scorso 20 settembre.

Crediamo che lo stato spagnolo oggi si sia coperto di vergogna, oltreché aver dimostrato una totale continuità con il regime franchista. Alla proposta di dialogo presentata questa mattina dal Presidente Catalano Carles Puigdemont ha infatti risposto con il carcere per due prigionieri politici! E con la libertà vigilata, con forti limitazioni, per i dirigenti dei Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, Josep Lluís Trapero Josep e Teresa Laplana.

Peccato però che le idee non si possano chiudere in una prigione. Anzi, è il miglior modo per farle volare ancora più in alto. E per farle vincere.

Ciò avviene dopo che i ministri degli esteri di Svezia e Germania, il primo ministro del Belgio e il parlamento della Slovenia hanno chiesto ufficialmente alla Spagna di sedersi a un tavolo con la Catalogna per risolvere con il dialogo la questione.

L’intento della Spagna invece appare chiaro e limpido: essi intendono esasperare i cittadini catalani, magari spingendo qualcuno a commettere atti non più pacifici, da usare come pretesto per una repressione poliziesca verso tutta la popolazione. Porteranno avanti la loro strategia probabilmente così come hanno iniziato a fare proprio dal 20 settembre. Qualche arresto, poi un po’ di manganellate e violenza gratuita durante le manifestazioni. Poi qualche altro arresto. Poi altre manganellate. Finché non avranno smantellato e messo fuori legge tutte le organizzazioni indipendentiste e instaurato il regime della paura, come da tradizione franchista.

Questa volta però il popolo catalano ha già dimostrato di aver imparato la lezione e crediamo quindi che la partita per il regime spagnolo sarà molto più difficile che in passato. Pensiamo proprio anzi che questa strategia sarà la migliore per permettere alla Repubblica Catalana di ottenere la propria piena indipendenza.

Dal Veneto esprimiamo la nostra più grande vicinanza e affetto per gli innocenti prigionieri politici catalani, per le loro famiglie, per tutti i movimenti indipendentisti, per il governo catalano e per tutto il pacifico popolo catalano che sta soffrendo la vergognosa violenza politica di Rajoy, inaudita in Unione Europea, nel 2017.

Gianluca Busato
Plebiscito.eu / Veneto Sì

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