Risposta alle incaute affermazioni del Presidente di Confindustria Veneto, mentre sono già 1000 i veneti che hanno aderito alla class action contro Oliviero Toscani
Il presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato ieri ha forse colto una nuova occasione per rendere omaggio di fedeltà al suo cognome, lanciando un’invettiva contro l’indipendenza del Veneto. Al punto che quasi ci fa pentire di aver lanciato una class action contro Oliviero Toscani, che qualche giorno fa ha volutamente offeso tutti i veneti, definendolo “un popolo di ubriaconi e alcolizzati”. Iniziativa che nel frattempo ha visto aderire già oltre 1000 veneti in un solo giorno e che sarà presentata al pubblico e alla stampa presso l’hotel Sheraton martedì 10 febbraio alle 21.
Se infatti i rappresentanti veneti ai massimi livelli delle organizzazioni di categoria fanno una così esplicita e plateale manifestazione di ignoranza, è evidente che un osservatore esterno come Toscani possa forse essere stato tratto in inganno, anche se ciò non lo giustifica.
Veniamo allo Zuccato. Il nostro imprenditore asserisce infatti che i gravi problemi del Veneto siano dovuti “all’immagine devastata” causata dall’indipendentismo, “che non ci fa buon gioco a livello nazionale”. E ancora: “l’isolamento fa solo male, ci danneggia. Dobbiamo svegliarci, stare attenti e guardare sempre più all’Europa”. Una verità, a sua parziale discolpa, poi la dice quando boccia anche l’ipotesi di Veneto a statuto speciale, perché “impossibile da raggiungere”: qui ha ragione.
Sulla prima parte però egli dimostra come minimo di non aver studiato. Se c’è una componente che ha dimostrato nei fatti di volere l’isolamento dall’Europa, questa è proprio la classe politica italiana e italianista, che ha attuato e attua una politica di spesa pubblica sconsiderata, illudendosi che possa essere compatibile con un futuro di crescita. Assecondata e talvolta guidata proprio dai suoi esponenti veneti, che, ad esempio con l’eclatante caso di Galan e del Mose, hanno dimostrato di essere iperitalianisti, per mangiare ancor di più. È quello il metodo predicato da Zuccato per “tornare ad essere centrali in Italia sul piano economico?”.
In realtà è proprio questa politica dissennata che ci ha posti ai margini dell’Europa che conta, di fianco alla Grecia degli irresponsabili.
Zuccato si pone forse al fianco di costoro? Magari per un piatto di lenticchie? Vogliamo sperare di no.
L’indipendenza del Veneto ha con tutta evidenza assunto i connotati di serietà e ha riscosso un’attenzione mediatica internazionale e un consenso popolare mai visti prima proprio in virtù della visione strategica e sistemica che ne ha determinato e ne sta oggi determinando ancor più il successo.
Per citare un solo esempio, chi mai prima degli indipendentisti di Plebiscito.eu e Veneto Sì, signor Zuccato, ha portato in agenda la creazione per il Veneto di un nuovo sistema di capitali meno bancocentrico rispetto a quello asfittico italiano, basato sul gioco delle tre carte, e più incentrato sul VENTURE CAPITAL e sul private equity, che, ad esempio, negli USA è nove volte più sviluppato che in Europa e che ha permesso ai più capitalizzati marchi del mondo di crescere e diventare tali in pochi anni e decenni da semplici garage in cui erano nati grazie al genio di giovani menti e giovani cuori? Eppure queste erano le raccomandazioni fatte all’Italia solo pochi mesi fa dallo stesso Fondo Monetario Internazionale.
Gli isolazionisti allora paiono essere le persone come lei, che pretendono di mantenere il Veneto – contro il suo interesse – ancorato a uno stato fallito e che non è nemmeno in grado di pagare, se non truccando i conti, gli interessi che maturano sul debito pubblico monstre che ha alimentato una politica di sottosviluppo, al punto che Standard & Poor’s sempre qualche settimana fa – e non l’ufficio studi di Plebiscito.eu – ha classificato il debito pubblico italiano appena sopra il livello di spazzatura. E non bastano di certo discutibili operazioni di immagine quali l’affiancare una vecchia panda ad assurdi stipendi superiori a quelli dei principali leader e capi di stato internazionali per risollevarci.
Caro Signor Zuccato, al VENETO non mancano le giovani menti e i giovani cuori, mancano invece i leader moderni coraggiosi e preparati che sappiano loro fornire gli strumenti sistemici economico-finanziari per realizzare i loro sogni, che sono anche la nostra più potente arma per affrontare un futuro di serenità in un mondo globale sempre più competitivo. E le Sue incaute e poco informate affermazioni sull’indipendentismo veneto, con tutto il rispetto, ne sono la più lampante dimostrazione.
Il confronto tra VENETO SI e VENETO NO è equivalente alla dialettica ITALIA SI-ITALIA NO, in quanto una affermazione indipendentista in Veneto equivale anche alla sopravvivenza di quanto di meglio c’è in Italia, gettando nel dimenticatoio politico le infauste schiere di statalisti keynesiani falliti che l’ha condannata al degrado e al delino.
Si ricordi Sig. Zuccato che il meglio di sé proprio l’Italia lo ha saputo esprimere proprio nel Rinascimento, quando non esisteva lo stato italiano (che ne ha usurpato anche il nome. La battaglia che si svolge oggi in VENETO è la battaglia che deve unire anche tutti gli intellettuali italiani consapevoli di ciò.
VENETO SI-VENETO NO significa anche EUROPA SI-EUROPA NO, poiché una vittoria del potere statalista italiano in Veneto significa la fine di un’Europa politica equilibrata e forte, che può reggersi solo se i suoi membri sanno essere virtuosi e non mele marce che intaccano inevitabilmente anche la parte sana.
Il resto è illusionismo politico e servilismo accattone e con tutto il cuore vogliamo sperare che Lei non rappresenti né l’una né l’altra parte.
Gianluca Busato
Segretario – Veneto Sì
Ho letto le dichiarazioni i Zuccato, veramente sconvolgente come questo idiota sia presidente di confindustria! Ma come si fa? Tra l’altro già che si sa da che parte è schierato poteva direttamente dire di votare moretti…Ma in confindustria sono tutti così pagliacci? Mi viene da pensarlo visto che continuano a dichiarare una cosa e poi se ne esce il presidente con l’esatto opposto! Poi tradotto in breve ha detto: tutti a lavorare che (voi non lui) dovete mantenere l’italia! Pazzesco e divertente se non fosse vero…
Bene questa pronta risposta di veneto si! Forza tosi dobbiamo eradicare questo cancro dal veneto! PSM
quoto! se fosse per qst losco individuo ci metterebbe ai lavori forzati con un tozzo di pane! E appena osiamo chiedere dignità giù frustate!
Verognati Zuccato e vergognatevi tutti a confindustria, luridi schiavisti! Noi vogliamo vivere in uno stato moderno equo e giusto! No in questo schifo in cui noi veneti facciamo la parte dei negri nelle piantagioni!
questo per giustificare quello che ci sta succedendo…..TUTTI, dico tutti sono al loro posto, scelti da una masnada di banditi che parte dal bildenberg e giù, giù, ai politici europei, ai politici delle varie nazioni europee, e tutti i posti che CONTANO…come un immenso puzzle, orrendo, calcolato per raggiungere gli obiettivi funsesti dalla troika, comando europeo dei banditi americani…..niente potrà risolversi DEMOCRATICAMENTE….tutto andarà secondo i piani distruttivi dei banditi…..ormai tutte le tessere sono al posto giusto….mancano solo i segnali per dar fuoco alla guerra civile…non dei cittadini onesti, ma da parte dei clandestini islamici che con tanta passione stanno facendo entrare e pure si fanno leggi per eliminare reati bestiali in modo che possano procedere speditamente alla mattanza…forse il coglione in oggetto non ha capito cosa sta facendo e la gravità delle sua affermazioni…ma lui è responsabile di questo e un giorno pagherà…non la potrà passare liscia!!
Incredibile che qualcuno dia ancora ragione a quel diffamatore demente…..WSM….
L’indipendenza del Veneto dall’Italia non è sinonimo di Indipendenza dall’Europa! Il Veneto ha bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno di Stati efficienti e produttivi come il Veneto. Sono convinto che in un futuro non molto lontano l’Europa sarà unità e gli stati attuali diventeranno stati federati: immaginate l’Italia come uno stato unico senza regioni e province? Io no! Stacchiamoci dall’Italia finché siamo in tempo e acquistiamo prestigio e sfruttare il libero mercato europeo.
Esercitare l’indipendenza sarà uno strumento per creare un’Europa più giusta, equilibrata e che rispetti l autodeterminazione nonché la cultura, tradizione e lingue di un determinato contesto etnico come lo è il Veneto. Tutto questo va ovviamente ad opporsi alle idee del Presidente di Confindustria Veneto. Non solo l’indipendenza sarà la nostra salvezza ma sarà la salvezza dell’Europa e della democrazia
Ma ormai tutti provano a gettare merda sul’ indipendenza del veneto in quanto hanno paura di perdere lo stipendo, perché a questa gente non interessa il bene dei cittadini ma solo il conto nella loro busta paga
Quando l’area veneta era fonte di ispirazione e ambientazione per molte opere di Shakespeare ( Otello, Il mercante di Venezia, Giulietta e Romeo ecc. ), il resto d’Italia era sotto dominazione.
Gli spagnoli dominavano la Lombardia di Milano ( vedi Promessi Sposi ) non quella veneta di Brescia Bergamo Crema, il regno delle due Sicilie dipendeva dal regno di Spagna.
Nell’ottocento Il dalmata di Sebenico Nicolò Tommaseo avversava la via moderata all’unità d’Italia da raggiungersi tramite l’unione al Piemonte sabaudo e coltivava l’amor patrio della Dalmazia e del Veneto e rifiutò i riconoscimenti ufficiali dell’Italia riunita sotto i Savoia tra cui la nomina a senatore del Regno.
Massimo Bernardini, conduttore su Rai Tre de “Il tempo e la storia”, questa settimana ha dedicato una trasmissione a Carlo Goldoni commentata dallo storico Lucio Villari che, tra le altre cose, ha affermato che, senza questo grande commediografo riformatore, l’idioma veneto sarebbe già scomparso e che, comunque, l’ambientazione di molte sue commedie si svolge in varie parti dell’Italia, da Bologna, a Roma, a Palermo.
Con queste osservazioni, Lucio Villari ha voluto marcare l’italianità ante litteram di Carlo Goldoni che poneva in risalto le virtù borghesi in contrapposizione all’ancien regime.
Ha inoltre affermato che la Repubblica Veneta non deve la sua caduta all’intervento di Napoleone, ma alla sua implosione interna per il fatto di avere abdicato da sè stessa senza neanche avere il numero legale nel Gran Consiglio che ciò decise.
L’ex presidente Napolitano recentemente ebbe a dire che l’impareggiabile Venezia appartiene al mondo oltre che all’Italia, ma non ha detto che, prima, deve appartenere ai veneziani e ai veneti perché possano preservarne e svilupparne l’identità culturale, economica a beneficio universale.
credono costoro, storici di regime e politici che bastino le loro frasi di convenienza a farci dimenticare la nostra storia…ci propinano la versione che gli fa comodo pensando che ci rassegniamo alla nostra sorte…sono subdoli mentitori! un popolo non si infinocchia facendo finta di blandirlo… l’abbiamo nel bacino di San Marco come memento scolpito nel marmo l’Italia incoronata col piede sul leon… un popolo non può sopportare a lungo l’arroganza di esser preso per stupido… per poi sfruttarlo a piacimento!
alla fine la sua dignità riemerge con prepotenza e dice basta!
Ho l’impressione che se ne stanno accorgendo… ma non potranno fermarci! Ci dovranno lasciar andare.. non c’è alternativa.. ogni popolo veneto ha diritto di essere se stesso! Quel giorno per noi è vicino!