LA RIVOLUZIONE DIGITALE PLASMA L’ERA DEI GRANDI CAMBIAMENTI GEOPOLITICI

Dopo il Plebiscito Digitale, al via le operazioni di preregistrazione al voto per l’elezione del Parlamento Veneto. Il mondo riaccende i fari sulla questione veneta, con l’intervento di diversi media internazionali, dal Financial Times, al Telegraph, a Malta Independent, fino all’Internazionale.

[Venezia, 16 febbraio 2015] – Se i confini geografici possono apparire difficilmente mutabili, tali barriere vengono superate dalle infrastrutture. Questo è il suggerimento che Parag Khanna dà ai Popoli impegnati a conquistare la propria sovranità per superare le dispute di confine in varie parti del mondo.

Le nuove vie della seta sono l’esempio più eclatante per quanto riguarda gli obiettivi che anche il Veneto può darsi per ottenere la propria piena indipendenza. Se una delle due principali potenze economiche del pianeta ha lanciato un piano strategico che entro 10 anni veda Venezia diventare il fulcro del proprio disegno e lo snodo logistico chiave dell’infrastruttura tecnologica che lo renderà concreto, allora è chiaro che la capacità dei veneti di governare il proprio territorio è un aspetto cruciale che determinerà anche il successo di tale piano.

In ballo ci sono soldi, tanti soldi, ed interessi che nessuno può cancellare.

Per ottenere il nostro obiettivo dobbiamo superare i nostri avversari, ovvero i difensori dello status quo che ci vede schiavi economici di uno stato italiano inutile, in particolare nella capacità di attuare un cambiamento anche sul piano concettuale e tecnologico.

case-plebiscito01-738-PikachooseIl Plebiscito Digitale del 16-21 marzo 2014 ha rappresentato un salto evolutivo proprio sul piano concettuale e tecnologico rispetto ai profeti di sventura dell’indivisibilità dell’Italia, ben ancorati all’ottocento e al novecento.

Ora entriamo nella fase 2, con l’inizio delle operazioni elettorali e l’apertura della preregistrazione su www.plebiscito.eu per votare dal 15 al 20 marzo 2015 nelle elezioni del Parlamento provvisorio della Repubblica Veneta, l’istituzione investita del potere legislativo dalla Delegazione dei Dieci per dare pienezza all’indipendenza del Veneto.

L’appello è ancora una volta ai cittadini veneti, affinché sconfiggano la ragnatela ammuffita della partitocrazia italiana, attraverso la partecipazione alla Rivoluzione Digitale che ci farà entrare nel novero dei Paesi civili del mondo.

Ogni rivoluzione tecnologica è accompagnata da una rivoluzione politica, così la rivoluzione industriale sta ai grandi stati nazionali centralisti, come la rivoluzione digitale sta a piccole città-stato efficienti ed interconnesse alla rete globale. Il Veneto, nella sua storia millenaria, ha sempre dimostrato di essere all’avanguardia ed anche in questo caso ha aperto una nuova fase storica con un Plebiscito digitale e le votazioni del Parlamento provvisorio, in attesa del riconoscimento internazionale che avverrà in modo naturale, tutto su Internet.

Schermata 2015-02-15 alle 16.33.37Non siamo solo noi a dirlo. Nella settimana appena passata, nel silenzio generale degli organi di (dis)informazione italiani, la stampa internazionale ha riacceso i fari sulla questione veneta.

Dopo il Financial Times e il Telegraph, ieri è stata la volta di Malta Independent che ha dato ampio risalto allo studio condotto da Deutsche Bank, che ha rilevato come il Veneto, oltre a Catalogna e Scozia, sia prossimo all’indipendenza dopo il Plebiscito Digitale del 16-21 marzo 2014. Lo studio tedesco rivela in particolare come il Veneto si avvantaggerebbe della propria indipendenza grazie all’integrazione europea, che permetterebbe di assorbire molti costi infrastrutturali, avvalendosi inoltre di una politica fiscale estremamente più vantaggiosa con l’indipendenza rispetto all’attuale situazione che ci vede sottratti dall’Italia oltre 20 miliardi di euro l’anno. L’esempio concreto è proprio quello di Malta, che ha fortemente beneficiato del suo ingresso nella UE.

Schermata 2015-02-15 alle 16.19.12Sempre ieri inoltre la celebre rivista “Internazionale” ha pubblicato un lungo report di 4 pagine intitolato “Sussurri e grida dal nordest”, con ampia intervista a Gianluca Busato. L’articolo scritto dai due giornalisti tedeschi Mischa Täubner e Brad Eins si incentra in particolare sul referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo 2014, sull’azione di Plebiscito.eu e sulla crisi che attanaglia il Veneto a causa della sua permanenza nello stato italiano.

Queste testimonianze mediatiche sono i segnali concreti che l’azione intrapresa da Plebiscito.eu e Veneto Sì si impernia sull’aspetto cruciale che riguarda la crescita del Veneto, in armonia nel quadro geopolitico che ci riguarda e che chi ha saputo produrre e concepire un modello di tale portata, innovando in modo disruptivo la capacità di attuare un progetto strategico di portata globale rappresenta la leadership naturale di una Terra straordinaria che necessita della propria indipendenza per svolgere il ruolo che le compete.

Questa è la Terra di San Marco, la Terra e il Mare della Serenissima, pronta a riprendere il proprio cammino solo brevemente interrotto.

Ufficio stampa
Veneto Sì

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