Così diceva Salvini il 6 aprile 2014 a Verona: “Fuori subito o li liberiamo noi”, tra accuse allo Stato “invasore” e molti sospetti per l’inchiesta delle procure che aveva portato 24 Serenissimi veneti in carcere. E ancora, l’11 aprile 2014: «Stiamo valutando l’ipotesi di candidare uno dei 21 indipendentisti ancora in galera».
Oggi invece si apprende, non senza stupore, che la Regione Veneto, guidata dalla stessa lega, è parte offesa nel processo-farsa contro i 42 Serenissimi e a quanto riporta l'”Indipendenza Nuova” si costituirebbe parte civile contro gli stessi.
Che il processo fosse una farsa lo sapevamo già, ma che ora tra ruspe elettorali e ruspe blindate si sia scavato addirittura un fosso processuale rappresenta la quintessenza del salto della quaglia.
Cosa non si fa per una poltrona, cara lega? Si sputa addirittura addosso a chi prima si era cavalcato per questioni elettorali?
Alla faccia dell’autonomia (a parole)!
Veneto Sì / Plebiscito.eu
ieri e oggi: il nulla assoluto dei politicanti veneti.
Per me i Serenissimi sono quelli che eroicamente e nel silenzio assoluto di un Veneto dormiente con l’eroica azione dimostrativa dell’assalto al campanile di San Marco, ci svegliarono di botto e, ricordo…vivevo a Milano, rimasi incredula ed estasiata…
Eroi veri cui un giorno dedicheremo una piazza, una strada… sicuramente un ricordo indelebile!
Peccato che tutto sia stato così vuoto e inutile. impossibile credere che a nulla sia servito quell’eroico gesto, non di ribellione ma di memoria storica, fatto da quei pochi veneti per tutti noi. Per me è stato ed è ancor oggi il gesto più grande ed eroico che si potesse fare senza fare del male ad alcuno. Ripeto che è un peccato sia caduto nel grande vuoto che ha colto tutti noi da tempo, vuoto di ideali e libertà.
Onore ai Serenissimi.