A soli 15 giorni dal Plebiscito Digitale del 16-21 marzo la forchetta tra SI e NO è ormai del 30%. Busato: “prepariamoci alla nuova Repubblica Veneta”
Treviso capitale della politica veneta e non solo in questi giorni. Dopo la burrascosa visita del neopremier Renzi, oggi infatti è la volta di Veneto Sì, il Comitato del SI al referendum del 16/21 marzo sull’indipendenza del Veneto, presieduto da Gianluca Busato, che ha presentato i risultati della seconda parte del sondaggio su “L’opinione dei veneti rispetto all’indipendenza territoriale” realizzato dall’Istituto Ixè di Roberto Weber.
I risultati che emergono sono sorprendenti, in quanto testimoniano l’esplosione del consenso all’idea della nuova Repubblica Veneta: gli elettori veneti che hanno dichiarato di votare sì nel referendum di indipendenza del Veneto sono addirittura il 64,38% sul totale dei votanti, lasciando i contrari molto indietro, al 35,62%. A sole due settimane dal voto la forchetta percentuale tra favorevoli e contrari sarebbe quindi ormai del 30%, con quasi 2 elettori veneti su 3 che propendono per il sì e per la prima volta con una crescita sostanziosa anche tra gli elettori di sinistra (favorevoli al 40% tra i votanti).
Il dato conferma una grande crescita di consenso per l’indipendenza del Veneto, se consideriamo che gli ultimi sondaggi scientifici sul tema vedevano percentuali favorevoli del 53,3% a gennaio 2012 (sondaggio pubblicato dal Gazzettino) e del 56,7% a dicembre 2012 (sondaggio pubblicato da Gruppo Espresso Local).
Dopo la crisi che ha portato allo stop di molte attività produttive e artigianali, l’annunciata chiusura delle Beccherie, lo storico ristorante trevigiano che ha inventato il celebre Tiramisù, Treviso oggi rivela un mondo che non appare sulle prime pagine e che oggi ha preso forma all’interno di una delle tante attività commerciali del capoluogo della Marca che stanno chiudendo, la Panto Textile Art all’interno del Quartiere Latino, dove sono stati presentati altri numeri della rivelazione demoscopica: sono quasi il doppio anche i veneti che ritengono che l’unità d’Italia abbia portato più svantaggi che vantaggi, (38% contro il 19%, mentre un 40% circa è in posizione intermedia). Tra gli aspetti deteriori portati dall’Italia unita al primo posto si colloca la burocrazia (45%), seguita dal fisco oppressivo (38%) e dalla sottrazione di risorse a beneficio di altre regioni (27%).
Gianluca Busato ha commentato: “siamo molto contenti per i risultati del sondaggio, che testimoniano quanto fosse opportuna la celebrazione del referendum di indipendenza del Veneto del prossimo 16-21 marzo. Se questi numeri schiaccianti saranno confermati tra due settimane credo proprio che la nascita della nuova Repubblica Veneta sia solo questione di breve tempo. Ora però dobbiamo concentrarci sulla partita e portare quanti più veneti al voto dal 16 al 21 marzo, perché il vero risultato lo avremo solo alla fine.”
Ufficio stampa
Veneto Sì
Allegato: sondaggio “L’opinione dei veneti rispetto all’indipendenza territoriale”
e chi che no la voria a Republica Veneta? Bisognarà però darghe in testa a quei dea Region che i no vol moar l l’osso tanto facilmente ( partiti de roma drio al culo) ma noialtri no gavemo paura….
Voglio dire di Sì ma sono proprio contro STATO ITALIANO perché VIVA REPUBBLICA SERENISSIMA!!!
sono padre da poco tempo, vedo giorno dopo giorno, mio figlio crescere. Mi emoziono quando dice ‘papà’. Ma a lui sorrido tristemente perchè non vedo il futuro, non vedo certezze, per lui soprattutto ma anche per me…dovergli dire un giorno: va via di qua, vattene via, vai altrove in cerca del futuro, della felicità, sarebbe la peggiore sconfitta della mia vita. Un padre che non è riuscito a fare nulla per i propri figli…NO non è questo che voglio per lui, per Lui voglio la serenità, il futuro, la famiglia, la sua terra. E’ ora di fare davvero qualcosa, come i nostri padri hanno fatto per noi!