Mai annuncio fu più propizio della discesa in campo di Veneto Sì, solo qualche ora prima che ripartisse il can can attorno all’inutile tentativo di unire le forze indipendentiste, magari al solo fine di addomesticarle.
Perché in Scozia, in Catalogna, nelle Fiandre nessuno si preoccupa del fatto che i movimenti indipendentisti siano più di uno? Il motivo è presto detto: perché riscuotono grande consenso popolare. Non capiamo le ragioni per cui invece nella Repubblica Veneta ancora infestata dalla presenza dello stato italiano vi debbano essere ragioni diverse. Ogni forza politica indipendentista si dia da fare per crescere e la smettano di cercare di addomesticare i movimenti che dimostrano la maggior forza al solo fine di fare i parassiti dell’indipendentismo. Si distinguano sotto il piano del programma politico, senza scopiazzare in modo passivo quelli scritti da Gianluca Busato e Lodovico Pizzati.
E’ cosa nota ed evidente infatti che le organizzazioni indipendentiste guidate da Lodovico Pizzati e Gianluca Busato sono quelle che hanno dimostrato maggiore forza propulsiva e capacità di incidere nel quadro politico veneto. Puntualmente altri esponenti, spesso provenienti dagli ambienti della vecchia democrazia cristiana, hanno cercato di eliminarli dalla scena politica e puntualmente essi hanno dato vita ad organizzazioni che erano dieci volte più forti. Oggi si ripresenta lo stesso scenario?
Allora è bene mettere in chiaro alcuni aspetti fin da subito.
1. Plebiscito.eu non farà parte di alcuna macedonia indipendentista e non assume forma di partito.
2. Veneto Sì opera nell’agone politico in modo indipendente da Plebiscito.eu, mettendosi al suo fianco e riconoscendola come la principale organizzazione indipendentista.
3. Veneto Sì è disposta a collaborare solo ed esclusivamente con le forze politiche che riconoscono la proclamazione di indipendenza della Repubblica Veneta del 21 marzo 2014 a Treviso e le conseguenti istituzioni formatesi, a cominciare dalla Delegazione dei Dieci.
4. Le competizioni politiche italiane hanno senso al solo scopo di disinnescare gli strumenti illegittimi delle deposte istituzioni italiane operanti in Terra Veneta.
Per il resto, il dialogo è aperto con tutti. L’obiettivo resta in ogni caso l’immediata conquista effettiva dell’indipendenza della Repubblica Veneta e non aspettare passivamente una campagna elettorale tra un anno per sfidare le mafie della partitocrazia italiana in una campagna elettorale impari dove queste organizzazioni criminali metterebbero in campo milioni di euro di promozione elettorale per sconfiggerci. Capiamo bene che qualcuno pensi di assicurarsi una poltroncina da consigliere regionale ingannando le masse, ma noi non rientriamo tra coloro i quali si fanno né corrompere né illudere.
La nostra vittoria la si costruisce in queste settimane e mesi, iniziando a supportare la campagna di obiezione fiscale di Plebiscito.eu fin da subito, magari aprendo qualche ufficio pubblico per informare al meglio la cittadinanza.
Ufficio politico
Veneto Sì
l’importante e non mettere piede!!!! nel centro del malaffare!!!! tutti coloro che attraversano quel fiume vengono travolti dal sistema!!!! e una storia da secoli e millenni!!!! . w san marco.
certo è importante e basilare dialogare solo con forze politiche che riconoscono la nuova repubblica veneta ma chi potrebbero essere se non noi stessi che abbiamo dato vita all’indipendenza del Veneto? Non ne vedo di forze almeno che non facciano armi e bagagli per salire sul nuovo carro. Avrei qualche perplessità e dubbio conoscendo i partiti mafiosi insediati anche in Veneto…
Liberi
concordo su molti punti, ma dialogare “a debita distanza” col burosauro, concorre a conoscerne e studiarne eventuali movimenti in risposta a qualsivoglia atto da parte del Veneto. mantenere un canale comunicativo verso ciò che arriva da Roma o da Venezia (intendendo Zaia e co.), ritengo possa essere corretto. Poi, a livello locale, perché non sperimentare.
L’atteggiamento che si ha e chce si vuol mostrare devono andare di pari passo, soprattutto fuori internet, intendo in negozio, in posta, al panificio. secondo me la linea importante da non perdere è anche questa. WSM
sì, operativi quanto prima…con gradualità, con massima apertura, consapevoli e saldi nei principi già affermati, e assolutamente attivi nella volontà di metterli in pratica…
infatti tutti se l’aspettano, meno quelli che aspirano ad una poltrona fingendo di battersi per noi mentre è palese che fanno solo il loro gioco!