ELEZIONI REGIONALI, ZAIA HA FALLITO: ORA UN NUOVO PLEBISCITO PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO

Dopo la certificazione internazionale del Plebiscito Digitale, al via la nuova sfida di Gianluca Busato per Palazzo Balbi

3bis VenetoSI_26x19Dopo la certificazione internazionale del referendum di indipendenza del Veneto, che sabato scorso a Cà Vendramin Calergi ha visto il pronunciamento favorevole ed ufficiale del Comitato degli Osservatori Internazionali (COI), è doveroso fare un passaggio di chiarezza sul progetto di indipendenza del Veneto.
Innanzi tutto merita dipanare un dubbio che obnubila le menti di alcuni: è possibile che si svolga un nuovo referendum regionale di indipendenza del Veneto?
No, spiacenti, ma non è possibile, perché il governo italiano ha fatto scattare l’impugnazione della legge regionale 16/2014 presso la corte costituzionale che il prossimo 28 aprile porrà la pietra tombale su tale procedimento e su ogni altra iniziativa simile che dovesse essere riproposta.
D3S_0331È possibile in alternativa effettuare un blitz che veda la regione dopo le elezioni riapprovare una nuova legge e magari approvare l’indizione del nuovo referendum regionale giocando sui tempi?
Ancora no, per due motivi. Primo, si ripronuncerebbe la corte costituzionale e, come insegna il caso spagnolo, anche i tempi veloci non impedirebbero di certo altrettanta solerzia nell’intervento di contrasto da parte dei diòscuri dello stato italiano. In secondo luogo perché la macchina amministrativa è sotto ferreo controllo della burocrazia italiana e dell’ordine prefettizio centralista, che con un semplice colpo di tosse spazzerebbe vie eventuali colpi di mano regionali o comunali.
D3S_0321Quella strada è stata con tutta evidenza sbarrata dallo stato centrale.

Quindi? Non si fa più nulla?

Certo che si procede per l’indipendenza, ma la strada da percorrere è un’altra, senza alternative. È quella intrapresa con il referendum di indipendenza del Veneto del 2014, oggi finalmente spendibile a livello internazionale grazie al pronunciamento del 28 marzo da parte del COI a Venezia. I primi segnali già ci sono. Stiamo attendendo il momento migliore per calare gli assi, perché in gioco ci sono il futuro del Popolo Veneto. L’esercito dei partiti italiani è schierato compatto a difesa della fortezza romana in Veneto, mantenuta dai suoi servi locali, ovvero i rappresentanti di lega nord, pd e schifezza italiana varia, compresi i disturbatori che continuano ancor oggi a rimestare le acque torbide dell’equivoco ideologico.
D3S_0322Il governo guidato da Luca Zaia ha dimostrato il fallimento della lega dilaniata che abbaia alla luna e del suo inesistente progetto politico. I veneti hanno finalmente l’occasione storica di votare in massa per l’indipendenza: oggi vi sono infatti tutte le condizioni ideali perché dalle urne esca un autentico plebiscito per la nostra libertà. La situazione socio-economica – al di là dei messaggi ottimistici da parte del governo italiano – è ancora grave e non risolta. L’unica possibilità concreta di uscire dall’impasse è di liberare il surplus finanziario del Veneto di circa 20-40 miliardi di euro all’anno tra tasse che oggi non tornano nel territorio oppure che vengono sprecate per cattiva gestione tutta italiana. Con tale cifra possiamo adottare le misure necessarie per riattivare un ciclo economico di crescita, iniziando dall’abbassare le tasse al massimo a un quarto rispetto a quelle odierne e aumentando nel contempo gli investimenti in servizi ai cittadini di un 10-30% in più a seconda dei comparti.
braudel (1)La nostra è l’unica proposta sul tappeto che permette al Veneto di entrare nella nuova dimensione globale della modernità, riportando in auge la città-mondo, come Fernand Braudel amava chiamare la Serenissima, uno dei massimi storici del ‘900.
Se avete notato nelle televisioni non si parla di indipendenza. Né tantomeno del fatto clamoroso che ha visto l’89,10% di oltre 2,3 milioni di veneti votare a favore della Repubblica Veneta. Però è altrettanto evidente che in questa tornata possiamo far avvenire un nuovo miracolo con il passaparola. Abbiamo la più vasta e radicata rete di volontari indipendentisti che mai si sia formata in Veneto. Scateniamoci nel portare alle urne tutto il Popolo Veneto, con il passaparola nei bar e nelle nostre piazze, con il web, con ogni modo che sia utile e necessario per far emergere il nuovo Plebiscito per l’indipendenza del Veneto.
Il mondo ci sta osservando e fa il tifo per noi. Ora la partita è tutta da giocare e la porta è sguarnita. Fare goal non è mai stato così facile!

Gianluca Busato
Candidato Presidente del Veneto
per Veneto Sì – Plebiscito.eu

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