“Messaggio dal Cripto-Stato (la Repubblica Veneta digitale): giovedì avremo completato lo sviluppo delle API (application programming interface, i protocolli di interfacciamento dell’applicazione) e del back-end (lo scheletro digitale) per far partire il censimento on line dei veneti. A questo punto ci manca solo il front-end (la parte grafica), per cui tra l’inizio di dicembre e Natale ci siamo. Preparatevi!”.
È questo il post pubblicato su Facebook dal movimento Plebiscito.eu che sta scaldando il cuore di molti indipendentisti veneti.
All’indomani del referendum veneto del 22 ottobre e dopo i primi messaggi contro i veneti che arrivano dal governo italiano, Gianluca Busato aveva anticipato che qualcosa era nell’aria, con un comunicato pubblicato direttamente dal sito internet di Plebiscito.eu:
“Allora vogliamo mandare un messaggio ai vari Bressa e Martino: noi indipendentisti oggi da un punto di vista operativo forse siamo ancora pochi, ma è chiaro ed evidente a tutti che domani con il popolo veneto che ci appoggerà come un sol uomo saremo un fiume in piena se il governo italiano in tempi rapidi non si deciderà a prendere atto della Caporetto (evento di cui oggi ricorre il centenario) che lo ha travolto domenica scorsa con il referendum del Veneto che un secolo dopo ha passato anche la linea del Piave: se il governo non restituirà ai veneti le tasse pagate dai veneti, il fiume carsico dell’indipendenza riaffiorerà impetuoso in superficie e travolgerà ogni residua resistenza di uno stato fallito, sommerso dai debiti e imballato da clientelismo, parassitismo e volontà di predazioni delle aree più produttive del territorio”.
“Il governo italiano non ripeta gli errori di un secolo fa: accetti in pieno, velocemente e senza riserve le richieste del governatore Zaia e della regione Veneto, che sono magnanime e nel loro esclusivo interesse, proprio per salvare un’unita dello stato italiano in evidente rischio. Conceda lo statuto speciale al Veneto e lasci alla regione e agli enti locali la gestione diretta e senza vincolo di destinazione d’uso dei nove decimi delle tasse pagati ai veneti”.
Quindi nel pomeriggio l’atteso annuncio che la Repubblica Veneta digitale sta per fare i primi passi: sarà un bellissimo regalo di Natale!
Veneto Sì