Oltre 8.000 aziende e 28.000 cittadini aderiscono all’esenzione fiscale totale. Acceleriamo sull’indipendenza, unica via possibile per uscire dalla peggiore crisi della storia veneta recente
Domenica scorsa oltre al congresso di Veneto Sì si è tenuto anche il congresso della lega, sempre a Padova.
Le coincidenze non finiscono qui, perché da quel congresso è emersa una linea politica che ha spudoratamente copiato il nostro programma. La cosa ci fa piacere, perché testimonia la forza e la validità della nostra azione.
D’altro canto alcune precisazioni sono d’obbligo perché spesso i copioni si dimenticano di riportare pezzi importanti, dimostrando di non aver compreso ciò che hanno copiato e di consegnare quindi un tema senza capo né coda.
Innanzi tutto l’esenzione fiscale da noi portata avanti con un piano continuativo fin dal 25 marzo scorso quando fu decretata dalla Delegazione dei Dieci ha portato ad oggi ad aderire 8.143 aziende e oltre 28.400 cittadini.
Non ha senso fare una rivolta fiscale per un solo giorno come proposto da Salvini, perché è poco più di una protesta inutile e senza risultati concreti.
Le tasse le aziende le pagano continuamente e per tutto l’anno e solo un piano integrato come quello portato avanti da Plebiscito.eu con il supporto fiscale e legale assicurato agli obiettori aderenti da Soccorso Veneto hanno la possibilità da un lato di avere successo (come stanno avendo), dall’altro di assicurare imprese e cittadini dalla ritorsione dell’amministrazione finanziaria. Già una volta la lega aveva portato avanti campagne di rivolta fiscale condotte malissimo e che avevano portato gravi danni a chi le aveva condotte senza opportuna assistenza. Se ora pensa di ripetere i suoi errori del passato noi almeno ci smarchiamo e invitiamo i cittadini ad aderire all’unico serio programma di Esenzione fiscale da questa pagina.
Sempre Salvini ha poi proposto l’introduzione di una flat tax unica del 20% sui redditi, cosa che noi abbiamo proposto da sempre: i primi studi di Lodovico Pizzati sul punto sono del 2008, con il Partito Nasional Veneto che avevamo fondato allora.
Piccolo particolare: la tassa unica per tutti del 20% può essere applicata solo dopo la PIENA indipendenza della Repubblica Veneta, perché oggi lo stato italiano ha una spesa pubblica e un debito pubblico che non gli permette di fare alcunché di simile.
Solo con il surplus finanziario di oltre 20 miliardi di euro annui di cui godrà il Veneto dopo la libertà dal peggior inferno fiscale del mondo la Repubblica Veneta potrà abbassare drasticamente le tasse al 20% flat sui redditi di impresa e delle persone fisiche e nel contempo aumentare enormemente gli investimenti in servizi pubblici (+30% in sanita, trasporti etc.).
Parlare oggi di tassa unica al 20% in Italia allo stato attuale significa invece portare avanti uno slogan vuoto senza possibilità di essere applicato.
In estrema sintesi, siamo felici che la lega abbia deciso di inseguire Plebiscito.eu e Veneto Sì facendo proprie le nostre proposte. L’invito però è di leggerle fino all’ultima riga, per non rischiare di fare la figuraccia di quegli studenti asini che poi diventano lo zimbello della classe. Anche perché faciliteranno il compito dei cittadini che sapranno individuare facilmente chi è l’autore originale e chi il copione confusionario.
In ogni caso è chiaro che la Repubblica Veneta non ha certo bisogno di copioni, ma di assunzione di responsabilità ed estrema attenzione nel portare avanti il proprio progetto attuativo nel momento in cui la situazione socio-economica appare a tutti nella propria drammatica gravità, dopo l’ennesima dimostrazione che la ripresa esiste solo nelle false promesse del gattopardo italiano.
Tutto ciò avviene mentre la giunta regionale cerca di rimediare in extremis allo sforamento dei tempi utili previsti dall’art. 2 della Legge Regionale 16/2014 per stabilire le disposizioni relative alla propaganda, alle procedure di voto e alla proclamazione ufficiale del risultato del nuovo referendum regionale per l’indipendenza del Veneto.
Per fortuna che c’è la via tracciata da Plebiscito.eu e da Veneto Sì, che diventerà ancor più forte e chiara nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Acceleriamo sull’indipendenza, unica via possibile per uscire dalla peggiore crisi della storia veneta recente
Gianluca Busato
Veneto Sì
andiamo avanti e non curiamoci di costoro…
l’ assunzione di responsabilità l’ abbiamo vista da ZAIA….leghista della prima ora…terrorizzato per portare avanti il REFERENDUM per l’ INDIPENDENZA….anzi, credo stia cercando di frenare il più possibile la sua realizzazione…MENTRE DOVEVA IMPORLO A ROMA SENZA IL CAPPIO DELL’ AUTOFINAZIAMENTO (dopo che regaliamo ai parassiti di roma 22 MILIARDI ogni anno)…questo non è essere politici, non è essere veneti, bensì è essere SERVI di ROMA come voluto da bossi, il servo i9n primis di roma, comunista e uomo fallito!!
rubare i concetti e le idee e applicarle a capocchia… ecco il gioco di chi sa di aver mancato alla sua spinta iniziale portata man mano a fallimento… è giusto smascherare il gioco perchè la gente non può essere continuamente ingannata… come purtroppo succede, soprattutto da chi ha continuo accesso e visibilità nei media, complici anch’essi e servi della politica italiana.
L’azione di Plebiscito.eu ed ora di VenetoSI è stata chiara fin dall’inizio, perciò avanti tutta fino all’attuazione della piena indipendenza, che è salvezza e libertà!
Sempre e solo San Marco!!!
Me sa che stavolta l’e la volta bona
mi spiegate meglio la esenzione fiscale e come difenderci ?
8000 AZIENDE
28000 CITTADINI..
SALUTI
Salvini è la fotocopia di Bossi e di diversi leghisti veneti,anche sindaci, ancora rimasti in quella palude (la repubblica italiana) degli inganni. Gli ex leghisti onesti ora sono tutti indipendentisti fieri di appartenere alla neo Repubblica Veneta. W San Marco